Siamo un'azienda agricola legata fortemente alla nostra terra da diverse generazioni. La nostra produzione è il punto di arrivo di una volontà di innovazione e cura, allo stesso tempo, per le tradizioni e la qualità.
Al centro della nostra attenzione c'è la soddisfazione del cliente, le cui esigenze sono sempre più raffinate e animate dalla ricerca della qualità unite al buon gusto.
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SCHEDA DESCRITTIVA DELLA COOPERATIVA SOCIALE QUID
Progetto Quid è il brand di moda etica e sostenibile dell’impresa sociale Quid, che crea capi di abbigliamento e accessori in edizione limitata. Le collezioni prendono vita da eccedenze di tessuti messe a disposizione dalle più prestigiose aziende di moda e del settore tessile. Ogni capo è reso unico grazie al lavoro di persone – soprattutto donne – con trascorsi di fragilità, che trovano in Quid un’occasione di riscatto.
MASCHERINA CHIRURGICA CERTIFICATA LAVABILE QUID
CARATTERISTICHE
QUID ha deciso di fare un upgrade alla propria mascherina chirurgica lavabile: abbinando il cotone ad un doppio strato di polipropilene la mascherina è diventata di tipo IIR quindi con una capacità di filtrazione batterica (BFE) superiore al 98% sia in entrata che in uscita e con resistenza meccanica agli spruzzi.
- È UN DISPOSITIVO MEDICO DI TIPO IIR: ha superato positivamente i test di carico biologico, traspirabilità, tossicità, irritazione. Il trattamento antigoccia garantisce l’idrorepellenza del tessuto su entrambi i lati limitando il passaggio di gocce e di salivazione dall’utente all’ambiente e viceversa.
- È SICURA: crea una barriera che limita la trasmissione diretta di agenti infettivi ed è adatta per essere utilizzata per molte ore
- HA UN RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE: rispetto alle mascherine usa e getta perchè è lavabile e riutilizzabile 15 volte
- È ECONOMICA: riutilizzabile 15 volte (15 lavaggi), il costo per singolo utilizzo è inferiore al costo delle mascherine usa e getta
- È CERTIFICATA: iscritta nell’elenco dei dispositivi medici sul registro del Ministero della Salute (identificativo di registrazione BD/RDM 1988913)
DESCRIZIONE
- 1 strato di tessuto in cotone e 2 strati in polipropilene
- piccole pieghe laterali
- rifinita con orlo
- elastici auricolari
- nasello in alluminio
- forma rettangolare di misura finita L 170 mm x H 90 mm (+ 5 mm)
- con ampiezza centrale di apertura 170 mm (+ 5 mm)
- Ogni mascherina è inserita in una busta singola.
ISTRUZIONI PER LAVAGGIO E USO
- Dispositivo riutilizzabile fino a 15 volte a seguito di lavaggio per immersione in soluzione di 1 litro di acqua a temperatura ambiente con 50 ml di alcol etilico al 70%, sciacquare sotto acqua corrente, quindi lasciare asciugare all’aria.
- Ogni mascherina è accompagnata da istruzioni per l’uso che spiegano le condizioni di corretto utilizzo e di lavaggio.
- Dispositivo ad uso individuale.
- Tenere fuori dalla portata dei bambini.
- Dopo l’utilizzo, non disperdere nell’ambiente e smaltire in conformità alla legge vigente per i rifiuti potenzialmente infetti.
Le sue antiche origini sono in gran parte sconosciute e circondano di mistero questo prodotto.
Il documento più antico di cui si è a conoscenza e che parla di Aceto Balsamico Tradizionale risale al 1046, quando il bavarese imperatore del Sacro Romano Impero Enrico III, in viaggio verso Roma per l’incoronazione, fece tappa a Piacenza.
Quì incontrò Bonifacio, marchese di Toscana e padre di Matilde di Canossa, al quale chiese di dargli in dono un aceto speciale che «aveva udito farsi colà perfettissimo». Proprio dentro le mura del castello, che diverrà famosissimo qualche anno più tardi per l’incontro "del perdono" tra papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico II, si racconta venisse prodotto un aceto, ricostituente e balsamo, tanto desiderato dalle teste incoronate.
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