Categoria alla quale è associato il produttore Frutta e Verdura
Produzione di agrumi
Indirizzo Via Monte Grappa,1 Policoro 75025 MT
Telefono 327.6685489
casavacanzebio@gmail.comSito intenet https://www.facebook.com/Biomele
Prodotti:
Su una superficie di circa 3,5 ettari Maria e Pino producono diverse tipologie di agrumi, soprattutto Clementine. Vi sono anche piccole produzioni di limoni, mandarini ed arance, alcune di varietà “antiche”.
Tra i mandarini sono presenti: Satsuma Myagawa, Primosole, Tangelo Mapo, Mandarino c. (avana), Tangelo Nova, M. Tardivo (Mandalate). Tra le arance: Navelina, W. Navel, Sanguinelli vari (tarocco, moro, ecc.), Vaniglia, Amaro, Tardivo (Valencia), Biondo e Staccia di Montalbano J.co (ecotipi locale).
La storia di queste piante inizia nel 1955, da quando Antonio Mele (padre di Pino e suocero di Maria) - autore di un manoscritto pubblicato dalla casa editrice Argo dal titolo: "Ci trovammo bene nel futuro Storia di una vita di un contadino” - da bracciante nullatenente diventò “assegnatario” di un podere dell'Ente Riforma. Appena avuta la disponibilità della terra, piantò uno dei primi agrumeti della zona. Nella parte dell’agrumeto più antico, per non dimenticare i particolari sapori ed in virtù della biodiversità, si conservano alcune piante delle varietà allora disponibili, rigenerate dalle piante che Antonio aveva re-innestato a Clementino, la varietà all’epoca più ricercata e meglio retribuita.
Presenti anche una serie di “microproduzioni” (pesche, fichi, pere, mele, more, susine, giuggiole, loti, melograno, qualche ortaggio, ecc.) che difficilmente varcano il cancello aziendale poiché destinate all’autoconsumo, agli amici locali o ai nostri ospiti.
Sede:
L’azienda è il luogo dove Pino e Maria vivono e dove si trova l’alloggio agrituristico, a circa 2,5 km dal mare. È sita nel metapontino, una vasta pianura alluvionale al centro dell’arco jonico lucano, dove un tempo si sviluppava la Magna Grecia, i cui reperti sono visibili sul territorio e nei ricchi musei di Policoro e di Metaponto.
Tipologia e dimensioni dell’azienda:
L’azienda, come già detto, è nata dalla Riforma Fondiaria, agli inizi degli anni ’50 ed è a conduzione famigliare, gestita attualmente dai coniugi Maria Farina (intestataria attività) e Pino Mele, erede del primo assegnatario, Antonio Mele.
Solo per alcuni lavori (potatura e raccolta) si avvale di manodopera esterna (3 – 4 pp). Il prodotto viene lavorato direttamente in campagna, mentre si raccoglie.
L’azienda fa parte di reti, cooperative e consorzi che condividono metodi produttivi, prodotti e … ideali. Con.Pro.Bio. Lucano, ReteBio soc.coop., Rete Humus, BioBasilicata sono alcune realtà di cui l’azienda è socia.
Commercializzazione:
La produzione media è di circa 400 - 500q di agrumi/anno, con punte di produzione che possono arrivare ad 800q e minime di 150 - 200q. In questi ultimi 2 anni, complice la scarsità idrica e le alte temperature, la produzione è ai minimi storici.
La maggior parte della nostra produzione è distribuita da ReteBio, una cooperativa storica del biologico con sede a Parma, costituita da piccoli produttori che servono mense collettive ed effettuano vendita diretta in mercatini o negozi aziendali. Il resto della produzione viene distribuita tramite 3 G.A.S. (di cui Venezianogas è il più importante), a qualche concittadino e a piccole rivendite aziendali locali.
Biologico:
L’azienda BioMele è certificata ufficialmente dal 2010 ma già da molti anni si applicavano metodologie biologiche.
L’organismo di controllo è ICEA: IT BIO 006 - Cod. Operatore: Q168.
Impegno sociale:
Sia come azienda che come privati cittadini, Pino e Maria hanno costituito e fatto parte, tanti anni fa (1987), di uno dei primi circoli Legambiente realizzando manifestazioni “dirompenti” per l’ambiente sociale, politico ed economico dell’epoca, denunciando imprenditori, politici e magistrati compiacenti. Di questi eventi esistono documentazioni recentemente caricati online o consultabili in loco. Adesso, come già detto, fanno parte di molte reti socio-aziendali, es. ConProBio, BioBasilicata, Rete Humus.
Partecipano a movimenti e comitati per la difesa del territorio, ad esempio contro il petrolio di cui la Basilicata è, purtroppo, ricca (come lo era di acqua…), contro il nucleare e contro i rifiuti di ogni tipo (Pino è il coordinatore dell’indirizzario “NoScorie International”, realizzato a partire dal 2003, quando iniziarono le proteste locali contro il primo governo Berlusconi che aveva individuato a Scanzano j.co il sito unico nazionale di rifiuti radioattivi ma che, ancora oggi, non è stato né individuato e tantomeno realizzato! Non sono solo “contro” ma, ovviamente, anche a favore di alternative quali il risparmio energetico e la produzione solare, già attuata nella campagna dove vivono e producono … biologicamente. L’intento di Maria e Pino è, tra i vari, soprattutto dimostrare che dopo lo sviluppo avutosi nei decenni scorsi grazie alla Riforma Fondiaria, ancora oggi è possibile mantenere vitali piccole aziende come la loro, senza ammazzarsi ed ammazzare il circondario, dovendo obbligatoriamente aumentare le superfici aziendali ed intensificare le produzioni con l’uso, sempre eccessivo, di mezzi tecnici extra-aziendali. Per questo è sempre stata un’azienda aperta alle visite aziendali e, con la collaborazione anche di altre realtà del territorio, ha realizzato attività dimostrative su alcune tecniche biologiche utilizzate.
Sostenibilità:
Proprio ultimamente, sollecitati da amici (*), per alcune forniture sono state sostituite le cassette in plastica, comunque già da riciclo, con contenitori in cartone. Purtroppo il cartone pone qualche limite poiché non può essere stoccato a lungo e può essere utilizzato solo in condizioni di scarsa umidità, condizioni non sempre possibili quando si lavora a “cielo aperto”.
Su un tetto aziendale sono presenti pannelli solari; si limitano i consumi evitando sprechi inutili, tipo illuminazioni notturne, e per gli alloggi, sia familiare che agrituristico, i riscaldamenti sono realizzati con camino-caldaia per la valorizzazione della legna di potatura e l’acqua calda prodotta tramite il solare termico.
Si adottano tecniche di agricoltura rigenerativa: inerbimenti, siepi, minima lavorazione del terreno, ecc. e si autoproducono fermentati vari, lombri-compost e compost-tea.
Attualmente gli animali domestici presenti sono solo gatti Vi sono stati, in passato, cani adottati dal canile comunale. Recentemente una volpe si è quasi domesticata e, negli anni scorsi, qualche cinghiale dimorava con la propria prole sotto le piante di clementino, naturalmente a forma di capanna; adesso sono stati sfrattati e non tornano più grazie ad una recinzione elettrica di cui ci si è dovuti necessariamente dotare.
Maria e Pino amano gli animali e la biodiversità in generale e permettono agli ospiti dell’alloggio agrituristico di portare i loro amici di altre specie; l’importante che sappiano convivere con umani e non umani.
Prezzo equo per produttore e gruppo di acquisto:
Il prezzo è stabilito partendo dall’analisi dei costi di produzione e di distribuzione, aggiungendo un compenso che si spera premiante per il mantenimento delle piante e dell’attività, fin quanto sarà possibile.