Paolo Montrucchio ( Cascina del Risveglio)

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Categoria alla quale è associato il produttore Farine, Cereali, Legumi

Prodotti in permacultura

Contatti

Indirizzo Stradale Asti, 18 Antignano 14010 AT

Telefono 0141 766859

paolo.montrucchio@yahoo.com

Codice fiscale

Partita iva

Descrizione

La Fattoria del risveglio, nata all’inizio del 2015 come progetto in Permacultura, è sita sui crinali delle colline di Antignano d’Astia circa 200m s.l.m. dove si intersecano tre paesaggi del Piemonte: al nord il Monferrato, a est e a sud le Langhe, a ovest il Roero (www.comune.antignano.at.it)

La superficie totale della Fattoria è di circa 10 ettari attualmente condotti a prato, noccioleto, vigna, seminativo, con una piccola stalla per bovini.  L’idea di sviluppare un progetto in permaculturanasce dal desiderio di riavvicinarsi alla natura dopo una prima parte della vita lavorativa trascorsa in ambito industriale, e realizzare quindi un insediamento umano  sostenibile nel tempo.

Gli obiettivi della fattoria sonoprodurre prodotti naturali e diffonderne la sensibilità al consumo; sensibilizzare alla pratica di tecniche agricole sostenibili e a quelle conoscenze che possono portare a sperimentare maggiore benessere e crescita interiore; risvegliare la propria consapevolezza. Punto di partenza importante sono stati i terreni lasciati “a riposo” da molti anni, ideali per lavorare sulla rifertilizzazione naturale.

In passato le superfici sono state coltivate a seminativo (mais, grano, orzo), condotte a prato (a supporto di allevamento di bovini) e comprendevano una superficie avigneto (Barbera). La presenza all’interno della fattoria di ampi spazi interni ed esterni è fondamentale per incontri di formazione su vari temi: tecniche agrarie, tecniche di costruzione, alimentazione, salute, benessere.

I prodotti

I prodotti della fattoria sono coltivati in modo naturale, senza utilizzo di pesticidi e concimi chimici, con minime lavorazioni del terreno (in parte fatte a mano, come la semina).

Farina di grano tenerovarietà Autonomia B:varietà antica, macinata a pietra tipo 2. E’ un'antica varietà risalente al 1938 che ben si adatta ai terreni delle nostre colline. Abbiamo deciso di coltivare antiche varietà di grano per poter rigenerare e preservare la nostra terra.

Questo tipo di cereali ha caratteristiche agronomiche tali per cui necessita di metodi di produzione naturali, senza utilizzo di concimi chimici e pesticidi, con minime lavorazioni del terreno e metodo di rotazione delle colture; ciò permette di salvaguardare l'ecosistema e la biodiversità.Inoltre le farine che si ottengono dalla macinazione a pietra di questi antichi semi presentano una tipologia di glutine più digeribile e facilmente tollerabile dall’intestino, con indubbi vantaggi per la salute.La macinazione a pietra, estremamente lenta, avviene senza il riscaldamento della farina che rimane integrale conservando profumi e sapori.La farina di grano tenero Autonomia è adatta alla panificazione, alla preparazione di pasta fresca e dolci.

Farina di mais varietà OTTOFILE: varietà antica, un tempo coltivata da ogni famiglia contadina (soprattutto per l'autoconsumo), sia in pianura che sulle colline.Dopo la seconda guerra mondiale l'Ottofile, come tante altre varietà autoctone, fu progressivamente emarginato e abbandonato, lasciando spazio a mais ibridi adatti alla monocultura e a produzioni intensive, uniformi in quantità e qualità.

La nostra produzione è iniziata circa 10 anni fa da una pannocchia donata da un compaesano che aveva continuato a riprodurre i semi negli anni in cui era andato in disuso. Questa varietà deve essere coltivata lontano da altri mais, per evitare impollinazioni incrociate che ne compromettano la purezza.

Per salvaguardarne le caratteristiche organolettiche, i metodi di lavorazione seguono i criteri di un tempo: raccolta manuale ed essiccazione al sole, molitura a pietra. In questa farina si può scoprire il vero “gusto di una volta”: nella forma più tradizionale, come classica polenta (che è eccezionale anche il giorno dopo tagliata a fette,  fritta o sulla piastra), oppure nella preparazione di dolci, pane e grissini, che offrono al palato una piacevole percezione di rusticità.

Ceci e farina di ceci varietà Sultano: la coltivazione del cece (appartenente al gruppo dei legumi) comporta grossi benefici per i terreni, in quanto la simbiosi della pianta con un batterio del genere Rhizobium permette la fissazione dell'azoto atmosferico, arricchendo il terreno in modo naturale di una sostanza rigenerante e fertilizzante.

Per questo inseriamo i legumi nella rotazione delle colture.I ceci, come tutti i legumi, sono ricchi di proteine, ma anche di vitamine del gruppo B, di vitamina C e di sali minerali come calcio, ferro, magnesio e potassio; la loro ricchezza in proteine vegetali permette di sostituirli al consumo di carne (associandoli a cereali integrali in modo da assicurare la presenza di tutti gli aminoacidi essenziali).Per renderli più digeribili, prima della cottura è bene lasciarli a bagno 24-48 ore, aggiungendo eventualmente una foglia di alloro e cambiando spesso l'acqua di ammollo, salandoli solo a fine cottura.

G.A.S. (Gruppi d'acquisto solidale) che collaborano con il produttore