Le api del Lago di Matteo Lago

Quando conobbi le api non credevo che il nostro incontro si sarebbe trasformato in un’avventura vera e propria, fatta di grandi soddisfazioni e altrettante preoccupazioni. Non immaginavo che questi piccoli insetti potessero mutare a tal punto e tanto repentinamente la mia visione della Natura e di tutti i suoi abitanti.

E non immaginavo neppure che le api avrebbero arricchito la mia vita di così tanti incontri con persone straordinarie.

Come quel vecchio apicoltore che sentendomi spesso apostrofare le api come “mie”, mi bloccò e mi disse: “Ascolta Matteo, guarda che le api non sono tue. Le api non appartengono agli apicoltori. Le api fanno parte della Natura, non sono proprietà degli uomini.”

Furono queste parole, pesanti come macigni, a plasmare ineluttabilmente la mia visione delle api e della mia relazione con loro, fondata sul rispetto e sulla consapevolezza. E sono convinto che tutti noi apicoltori possiamo e dobbiamo coniugare rispetto e consapevolezza con i dettami di un’attività economica, quale l’apicoltura è in definitiva.

Ad oggi, conduco quasi 70 alveari. Non sono ancora certificato biologico, ma la certificazione rappresenta uno dei prossimi obiettivi nel breve periodo, anche per far seguire alle parole i fatti. Questo perché l’apicoltura non è di per sé naturale.